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UN APPROCCIO LOCALE AL SUPPORTO ALLE VITTIME DI REATO
L’approccio alle vittime di reato in Italia rimane prevalentemente a livello locale, evidenziando la rilevanza di soluzioni specifiche e confermando al tempo stesso le differenze che vi sono tra le diverse regioni italiane. Infatti, come già evidenziato nell’elenco dei servizi di supporto alla vittima riportato nei Riferimenti e Percorsi di Sostegno alla Vittima realizzati nell’ambito del progetto PROTASIS, il supporto alle vittime in Italia è fornito prevalentemente a livello locale, con alcune organizzazioni nazionali (soprattutto ONG e non profit) che coordinano le azioni a livello locale e danno loro maggiore omogeneità.
Questo approccio è confermato da alcune recenti notizie, come la proposta di legge regionale della Lombardia per l’istituzione di un Garante regionale per le vittime di reato. La proposta è stata presentata nel luglio 2018, e ha ottenuto un supporto politico trasversale all’interno della Regione. Alla base della proposta di legge vi è la necessità di garantire in modo effettivo i diritti delle vittime di reato, ed in primo luogo il diritto ad un equo risarcimento, soprattutto per le vittime di reati violenti. Infatti, anche se una legge nazionale prevede un indennizzo per le vittime di criminalità organizzata e di reati violenti, gestito da un Commissario nazionale, il meccanismo per ottenere tale indennizzo è complesso e molto lento. L’organizzazione nazionale delle vittime di reati violenti (UNAVI – Unione Nazionale Vittime di reati violenti) ha sollecitato molte volte il Governo e le autorità locali a dare attuazione a tale legge in modo più efficace. Il 25 luglio di quest’anno l’UNAVI ha tenuto una conferenza a Milano, chiedendo un supporto reale ed effettivo per le vittime di reato; e questa richiesta è stata accolta dalla regione Lombardia, con la proposta di un Garante regionale dedicato ad affrontare seriamente questa tematica almeno a livello locale.
Questa nuova figura è molto promettente, considerando che sino ad oggi l’approccio a livello locale si è dimostrato molto efficace in Italia. Possiamo considerare un esempio di ciò la Fondazione regionale creata dall’Emilia Romagna specificatamente per fornire supporto alle vittime di reto. Alcuni giorni fa la Fondazione ha annunciato che nuovi casi sono stati presi in considerazione e che nuove vittime di reato (o le loro famiglie, nel caso in cui la vittima è deceduta) hanno ricevuto immediato sostegno finanziario per affrontare le difficoltà causate dai reati subiti. Sette nuovi casi di vittime di reati violenti sono stati valutati ed ammessi all’immediato supporto economico, per un totale di 52.600 €. Inoltre, sono stati accettati altri tre casi di donne vittime di violenza di genere o domestica. Le somme fornite sono destinate prevalentemente ad affrontare le spese legali e per il sostegno psicologico, e non costituiscono un indennizzo. Tutti i casi sono stati appoggiati davanti alla Fondazione dai sindaci dei comuni dell’Emilia Romagna dove le vittime vivevano, dimostrando ancora una volta il forte coinvolgimento delle istituzioni locali a supporto delle vittime di reato.
A Local Approach to the Support to Victims of Crime in Italy
The Italian approach to the victims of crime remains mainly local, evidencing the relevance of specific solutions and confirming the many differences among the various Italian Regions. In fact, as evidenced in the PROTASIS Signposting & Referral Pathways, the support to the victims of crime is carried out mainly at a Regional level in Italy, with some national organisations (mainly NGOS and non-profit) coordinating the actions at a local level and providing some homogeneity.
This approach is confirmed by some recent news, as the proposal of a Regional law for the Lombardia Region to appoint a Regional Authority with the specific charge to guarantee victims of crime. The proposal has been presented in July 2018, and obtained the support of all the political forces represented in the Region. The reason underlying the proposal is the need to effectively guaranteeing the rights of the victims of crime, and first of all the right to a fair compensation, most of all for the victims of violent crimes. In fact, even if a national law envisages a compensation for the victims of organised crime and violent crimes, managed by a national Authority (a State Commissioner), the mechanism to obtain the compensation is complicated and very, very slow. The national organization of the victims of violent crimes (UNAVI – Unione Nazionale Vittime di reati violenti) solicited many times the Government and the local authorities to implement the law in a more effective way. On the 25th of July, 2018, the UNAVI had a conference in Milan, asking again for a real and effective support to the victims of crime; and this request was carried on board by the Lombardia Region, with the proposal of this local Authority deemed to address seriously the issue at least at a local level.
This new Authority is really promising, considering that the local approach demonstrated to be very effective in the Country so far. As an example, we can consider the Regional Foundation created by the Emilia Romagna Region specifically to provide support to the victims of crime. Few days ago, the Foundation announced that other cases have been considered, and victims of crime (or their families, in case of casualties) have received immediate support to face the difficulties of the suffered crime. Seven new cases of victims of violent crimes have been evaluated and accepted for immediate support, receiving a total amount of 52.600 €. Three more cases have been accepted, regarding women victims of gender or domestic violence. The sums provided are destined mainly to face the legal and psychological support expenses, and do not represent a compensation. All the cases have been supported in front of the Foundation by the Mayors of the municipalities where the victims lived in the Emilia Romagna Region, demonstrating once more a strong involvement of the local institutions in support of the victims of crime.