E’ accaduto ad Aprile 2018. E’ grazie alla costanza e all’impegno dell’Unità Tutela Soggetti Deboli della Municipale di Bologna che una donna – italiana come il marito – ha deciso di sporgere denuncia contro l’uomo che è accusato di averla segregata in casa e reiteratamente picchiata. Ora la donna si trova in una struttura protetta della Casa delle Donne per non subire violenza.
L’Unità Tutela Soggetti Deboli della Polizia Municipale è frutto del “Protocollo di Intesa per il miglioramento della protezione delle donne che hanno subito violenza nell’ambito di relazioni di intimità” promosso da Comune e Prefettura di Bologna e firmato nel marzo 2017 da tutti i soggetti che in città, per ragioni diverse, vengono a contatto con le donne vittime di violenza. Nel Maggio 2018 si è registrata l’adesione al Protocollo anche del Tribunale per i Minorenni di Bologna (qui la notizia).
L’Unità Tutela Soggetti Deboli è nata nel novembre del 2017 ed è chiamata a gestire eventuali vittime di violenza domestica, maltrattamenti e atti persecutori.E’ formata su base volontaria da una quarantina di agenti, fra cui cinque ispettori. Tutti gli agenti, per la maggior parte donne, hanno partecipato ad una formazione specifica curata dalla Scuola interregionale di polizia locale – SIPL. Questa ultima è membro del Consorzio del Progetto Europeo PROTASIS e la formazione cui si fa riferimento è avvenuta fra i mesi di dicembre 2017 e marzo 2018 presso il Comando di Polizia Locale di Bologna. Il corso ha avuto come oggetto, oltre alle nozioni di polizia giudiziaria, del codice penale e di quello di procedura penale, una specifica formazione basata sulle linee guida del percorso di apprendimento ideato e progettato da PROTASIS sul trattamento delle vittime di reato e violenza, sulla normativa di riferimento e sui comportamenti concreti che gli Agenti di Polizia locale sono chiamati ad adottare nei confronti di queste persone e dei loro familiari. Il corso di formazione, che si è tenuto in tre sessioni, è stato curato dalla Scuola interregionale di Polizia Locale e coordinato da Alessandra Bagnara, Commissario della Polizia Municipale di Ravenna e Presidente dell’ Associazione Linea Rosa.
Tale formazione e la divulgazione delle linee guida basate sul Progetto PROTASIS dimostrano un impatto fortemente positivo del progetto, trovando applicazione concreta a casi attuali ed essendo di ispirazione per il comportamento quotidiano degli agenti di polizia locale nei confronti delle vittime di violenze. Gli agenti infatti sono spesso i primi interlocutori delle vittime e dei loro racconti sulle violenze subìte, avere una formazione specifica li aiuta ad adottare i giusti provvedimenti e ad orientare questi soggetti verso la via di uscita dalla violenza.